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Come curare la propria barba

Internet è ormai l’enciclopedia che tutti consultano per reperire le informazioni.

Quando non sappiamo fare qualcosa o abbiamo bisogno di documentarci, è nel web che cerchiamo le nostre risposte. Eppure non tutti gli argomenti possiedono le giuste fonti dove documentarsi, esistono infatti argomenti poco trattati e spesso anche trattati male.

Bisogna dunque saper scegliere dove reperire le giuste informazioni, altrimenti risulta tutto inutile.

Ad esempio, un argomento molto sottovalutato è quello della cura della barba. Spesso le persone non danno il giusto peso al radersi, ignorando completamente l’importanza della propria barba e della propria pelle, ritrovandosi poi con irritazioni e look poco presentabili.

In realtà la cura della barba dovrebbe essere una delle prime preoccupazioni per un uomo sia per una questione di igiene sia per una questione di immagine. La barba è uno dei nostri migliori biglietti da visita.

Una barba curata può dire molto su un uomo, un volto rasato e senza escoriazioni può infatti trasmettere sicurezza e pulizia.

Chi non vorrebbe trasmettere questo ad una cena di lavoro oppure ad un colloquio importante?

COME CURARE LA PROPRIA BARBA

La cura della barba è un passaggio delicato che ogni uomo dovrebbe considerare, anche perché con i giusti strumenti, come lamette o rasoi, e con le giuste creme e dopobarba non è poi un processo difficile.

Seguendo le istruzioni di persone competenti e professionisti, si possono ottenere i migliori risultati anche da casa, riuscendo ad evitare tagli e irritazioni, ma soprattutto riuscendo a mostrare una rasatura pulita ed efficace.

Lamettaorasoio.com è un buon sito dove reperire i prodotti necessari a questi intenti, visto che è possibile leggere recensioni su ogni prodotto di questa categoria, con suggerimenti e consigli sulle tecniche di rasatura. Inoltre ci sono link diretti per gli acquisti e spiegazioni che si adattano ad ogni esigenza dell’utente.

Molte persone infatti non sanno che per le pelli sensibili esistono altri prodotti e tecniche da utilizzare e che spesso l’utilizzo dell’acqua calda prima della rasatura e dell’acqua fredda dopo può aiutare a mantenere la pelle intatta e senza strappi.

Sono pochi ma importanti i dettagli a cui prestare attenzione, ma è necessario sapere quali, altrimenti rischiamo di danneggiare la nostra pelle ed il pelo della nostra barba.

Un consiglio molto utile trovato sul portale della cura della barba lametta o rasoio è stato quello di applicare un panno bagnato caldo prima della rasatura ed effettuare il primo passaggio di lametta in direzione del pelo, facendo poi seguire una seconda rasatura contropelo.

Sono riuscito però a trovare anche un buon rasoio elettrico da regalare ad uno dei miei amici che non usano la lametta, poiché le pelli sensibili spesso devono evitare l’uso del rasoio manuale usa e getta.

Se dunque siete interessati come me alla ricerca delle giuste informazioni per curare la propria barba, internet può aiutarvi molto.

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Sport

Cerchi l’adrenalina? perchè non praticare uno sport estremo?

Seguire lo sport è uno degli hobby più praticati.

È piacevole vedere gli atleti e i professionisti praticare le proprie discipline agonisticamente a più alti livelli.

Ci entusiasmiamo e spesso vorremmo poter praticare anche noi gli sport a quei livelli. La verità però è che vedere in tv gli stessi sport ci limita più di quanto possiamo rendercene conto e infatti ci blocchiamo a guardare poche discipline.

Il calcio, il nuoto, l’automobilismo, il basket, riempiono totalmente i programmi sportivi in televisione, lasciandoci una scelta apparentemente vasta, ma limitata.

Esistono tantissimi sport che non conosciamo, ma più di tutto esistono sport estremi che non conosciamo. Sport così estremi da trasmettere un’adrenalina indescrivibile anche solo allo spettatore di essi. Un esempio sono gli sport d’aria, ma non parliamo del comune e famoso paracadutismo, parliamo di Balconing ad esempio, ovvero di quello sport in cui le persone si lanciano senza paura da un balcone o una terrazza verso una piscina sottostante.

O magari parliamo di Slackline con Highlining, cioè lo sport estremo in cui bisogna stare in equilibrio e fare evoluzioni su una corda elastica posta ad una certa altezza, anche di 1000m. Sono innumerevoli gli sport estremi che potremmo seguire, basterebbe solo conoscere quali.

GLI SPORT ESTREMI PIÙ PERICOLOSI

Ricercare i più pericolosi sport estremi o anche soltanto gli sport estremi in generale non è semplice, poiché in pochi si focalizzano sul parlarne.

Su Sportestremi.info ho trovato tantissime discipline interessanti e sconosciute, descritte nel dettaglio anche con la rispettiva pericolosità. Una che può colpire l’attenzione è quella del Rugby Subacqueo, difatti anche soltanto il nome può far sorgere qualche dubbio sul come si possa praticare.

Lo sport del Rugby Subacqueo esiste da più di 50 anni ed è nato in Germania, esso consiste nel fare canestro nella porta avversaria e viene giocato con pinne e boccaglio più una palla che affonda grazie ad una composizione di soluzione salina. Non mancano spintonamenti e urti subacquei, ma non manca l’importanza di trattenere il fiato in quei 4 metri di profondità.

Sempre su Sport estremi ho fatto la conoscenza del Sandboarding, ovvero dello Snowboard praticato sulle dune di sabbia. È facile capire quanto sia estremo questo sport, visto che la sabbia è un materiale più pericoloso della neve.

Cadere lungo una duna di sabbia può provocare danni alla pelle molto più seri che cadere lunga una distesa di neve, anche perché l’abbigliamento del Sandboarding è molto più leggero visto che ci si ritrova nei deserti dove le temperature sono molto elevate.

Gli sport estremi sono difficili da trovare, difficili da seguire e difficili da praticare, ma con il giusto impegno ogni cosa si può realizzare. Il portale di sport estremi sopra menzionato può essere un buon punto di partenza dove poter consultare recensioni ed informazioni in merito a sport estremi veramente sconosciuti e pericolosi. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le categorie, tutto dipende da quanto coraggio si ha nel guardare, nel seguire e magari nel praticare.